QUALCOSA DI STRAORDINARIO AL "G. BROTZU" DI CAGLIARI
SCRITTA UNA BELLISSIMA PAGINA DELLA SANITA' PUBBLICA SARDA
CINQUE TRAPIANTI DI FEGATO IN 6 GIORNI
L'ospedale "G. Brotzu" di Cagliari finalmente torna alla ribalta della cronaca per un fatto molto importante , infatti realizzare ben cinque trapianti di fegato nel giro di sei giorni non era mai capitato alla equipe dei trapianti di fegato e pancreas guidata dal bresciano Fausto Zamboni, della scuola del prof. Mauro Salizzoni delle Molinette di Torino, che dal 2004 guida la Unità Complessa di Chirurgia Generale del nosocomio cagliaritano.
Come associazione dei trapiantati di fegato e pancreas, Prometeo Aitf Onlus, diciamo che questa è una settimana eccezionale che fa' comprendere a tutti i sardi, la grande professionalità del team guidato da Fausto Zamboni , che tra gli altri comprende, anche un giovane e bravissimo chirurgo, il pugliese dr. Enzo Tondolo, da diversi anni a Cagliari.
LA SCUOLA DI CHIRUGIA PATRIMONIO IMMATERIALE DELLA SANITA'SARDA
Riteniamo che aver superato con successo questa prova è come aver superato un durissimo esame di maturità e, ci sembra che si possa affermare con nettezza, che al "G. Brotzu" si sta creando una scuola tutta sarda di "Alta Chirurgia" che coinvolge un buon numero di giovani chirurghi , che sono il "vero patrimonio immateriale" della sanità pubblica dell'Isola.
Alla nostra associazione di trapiantati non sfugge che questo grande risultato non giunge per caso, ma è stato possibile grazie al sacrificio degli anestesisti, dei tecnici di laboratorio e degli infermieri, che supportano l'equipe chirurgica negli interventi, sicuramente con grande maestria e professionalità, ma anche con grande sacrificio in considerazione che la maggior parte dei trapianti avviene nelle ore notturne.
GRANDE IMPEGNO DEL PERSONALE DELLA DONAZIONE
Un successo di queste dimensioni ha sicuramente provato anche tutto il personale che si occupa del "procurement" (medici e psicologa), o più semplicemente delle Donazioni, che di norma coinvolge il personale delle U.C. di Rianimazione di vari ospedali sardi, in questo caso quattro delle cinque donazioni di organi, sono avvenute al "G.Brotzu", e la quinta in un ospedale di Roma, dove è purtroppo deceduta dopo un incidente stradale, la 17 enne Silvia Congiu, come bene riportato dalla stampa sarda, che con il suo sacrificio ha potuto salvare un conterraneo.
GRANDE RUOLO DEL C.R.T. DEL BINAGHI
E' evidente che una parte importantissima in questa importante vicenda, l'ha giocato il personale del Centro Regionale dei Trapianti, che ha sede all'ospedale Binaghi di Cagliari, ed è guidato dall'immunologo prof. Carlo Carcassi, che in tempi rapidissimi ha dovuto segnalare ai chirurghi quali erano i riceventi idonei, quelli più compatibili di altri, che garantiscono che l'organo trapiantato non verrà rigettato dall'organismo.
DALLA SCONFITTA IN RIANIMAZIONE ALLA NUOVA VITA CON UN TRAPIANTO
Come associazione di paziente pensiamo che si possa parlare di un successo di una squadra, che ha volti e competenze diverse, da quello dei rianimatori che cercano di trasformare la loro "sconfitta", avvenuta con la inevitabile morte di un paziente, in una parziale "vittoria", contribuendo a salvarne altri cinque con la donazione, per poi finire con i chirurghi ed tutto il personale di sala, che impiega ben sette lunghissime ore per ogni trapianto di fegato.
SCRITTA UNA BELLISSIMA PAGINA DELLA SANITA' PUBBLICA SARDA
Riteniamo senza ombra di smentita, che in questi giorni si sia scritta all'ospedale "G.Brotzu" di Cagliari, una bellissima pagina della sanità pubblica sarda, di cui sono autori "in primis" tutte le famiglie che hanno donato, alle quali va il nostro ringraziamento più sincero e, a seguire tutti gli operatori sanitari che partecipano attivamente al circuito della donazione e dei trapianti.
NEL SUCCESSO C'E' UNA PICCOLA PARTE DI PROMETEO
Come associazione dei trapiantati Prometeo, che tanto si è impegnata in questi anni nel territorio isolano, per promuovere la "Cultura della Donazione" e informare sui trapianti, ci pare di poter affermare che una piccolissima parte di questo successo, può essere ascritto anche ai tanti sacrifici e al tanto impegno profuso dai nostri volontari, che insieme ai Coordinatori Locali delle Donazioni, ed ai medici dei trapianti di vari ospedali sardi, hanno svolto decine e decine di assemblee di sensibilizzazione nelle scuole con gli studenti e i docenti e, con i cittadini nei vari Comuni sardi.
Tutto questo ha reso possibile che in Sardegna, l'opposizione alla donazione degli organi nelle Rianimazione (il no alla donazione), sia stato nel 2013 pari al 13,5%, collocandoci la primo posto tra le regioni virtuose, contro una media nazionale del 20%.
RAGGIUNTO GIA' A LUGLIO2014 IL NUMERO DEI TRAPIANTI DEL 2013
Ad oggi, per l'anno 2014, sono stati realizzati N° 20 trapianti di fegato e N° 3 di pancreas, mentre l'anno scorso alla fine dell'anno sono stati realizzati N° 20 trapianti di fegato e N° 4 di pancreas, il che vuol dire che se continua questo trend, a fine anno i trapianti di fegato con molta probabilità potrebbero essere più di 30.
OBBIETTIVO TRAPIANTI SARDEGNA - 100 TRAPIANTI ALL'ANNO
A nostro modestissimo parere questo grande risultato di questi giorni ci dice che i sardi quando vengono chiamate a donare sono generosissimi, credo che questa generosità meriti una risposta ancora migliore da parte di tutta la sanità sarda affinché i 100 trapianti complessivi ( cuore rene fegato e pancreas) possano diventare la norma e, non l'eccezione di un anno ( vedi i N° 99 trapianti nel 2007 e N° 98 nel 2011).
Giuseppe Argiolas
Presidente Prometeo AITF Onlus
cell. 329 3792449
Cagliari, 30/07/2014