Il trapianto di fegato da donatore vivente è una procedura chirurgica che prevede l'asportazione di una parte di fegato da un donatore volontario ed il suo successivo trapianto in un paziente portatore di una malattia cronica di fegato.
Il prelievo di una parte di fegato da un donatore vivente viene effettuato per il beneficio terapeutico del paziente in attesa del trapianto su esplicita, motivata e libera richiesta del donatore e del ricevente, dopo che entrambe abbiano ricevuto una corretta e completa informazione.
Nonostante i progressi ottenuti con la diffusione della cultura della donazione, il numero di organi disponibili per fare i trapianti resta insufficiente. Questo significa che un certo numero di pazienti non riuscirà mai a fare il trapianto di fegato con un organo prelevato da un donatore cadavere.
Per ovviare, almeno in parte, a questo problema, è stato proposto di prelevare una parte di fegato da un donatore volontario e trapiantarla successivamente nel paziente che necessita del nuovo organo. Questo è possibile grazie alla capacità del fegato di ricrescere quando ne venga asportata una porzione.
Grazie a questa tecnica e la generosità del fratello Carlo che ha donato parte del suo fegato, il 14 maggio 2002 il nostro socio Raffaele Cantatore di Assemini è "tornato alla vita".
L'intervento si è tenuto a Modena grazie all'equipe del Prof. Antonio Pinna, cagliaritano, pioniere nel campo dei trapianti e specialista dei trapianti multiviscerali. Nel 2010 è saltato all'onore delle cronache l'intervento da record effettuato al Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna, un trapianto di ben sei organi su un sedicenne in fin di vita.
A distanza di 12 anni i due fratelli Cantatore, Carlo (donatore) e Raffaele (ricevente) godono di ottima salute e ci accompagnano quando possono nelle nostre manifestazioni e incontri, contribuendo con la loro testimonianza alla sensibilizzazione e alla promozione della donazione degli organi.
Nell'immagine a fianco Raffaele, fotografato all'ultima assemblea regionale dei soci tenuta a fine marzo u.s.
***************
Dr. Antonio Pinna
Nato a Roma nel 1956, Antonio Pinna si laurea in Medicina specializzandosi in chirurgia. Nel giro di alcuni anni diventa professore associato di chirurgia digestiva all'Università di Cagliari. Poi, nell'89, prende un aereo per gli Stati Uniti. Destinazione l'University Medical Center di Pittsburg dove c'è un maestro dei trapianti come Thomas Starzl e dove vi sono altri italiani che si sono appassionati alla disciplina trapiantologia come il professor Ignazio Marino. E' nella città della Pennsylvania che Pinna inizia la sua attività. Nel 1997 viene chiamato come Associato di Chirurgia all'Ospedale Jackson Children's Hospital di Miami in Florida lavorando fianco a fianco con lo specialista dei trapianti dei bambini Andreas Tzakis. Quì apprende le tecniche e le metodologie degli interventi multiviscerali. Dopo tre anni Pinna rientra in Italia prima a Modena e poi a Bologna dove dà un impulso decisivo all'attività trapiantologica.
(fonte Unione Sarda)