Passi avanti per l’aumento dell’assegno mensile
In questi mesi abbiamo ricevuto tantissime richieste riguardo all’aumento dell’assegno mensile per i trapiantati previsto dall’art. 5, comma 25 della L.R. n. 1/2023 e aumentato poi anche per i dializzati con la L.R. n. 4/2023.
Come molti di voi già sanno, il problema era che, a seguito dell’aumento anche per i dializzati, l'Assessorato alla Sanità si è reso conto che le risorse disponibili non erano sufficienti.
Quindi, durante i lavori in commissione consiliare per l’approvazione del cd. Maxicollegato, è stato presentato un emendamento che sostituiva queste due norme, accorpandole, e stanziando ben 3 milioni di euro per coprire l'aumento dell’assegno. Dopo un mese dall’approvazione, è finalmente disponibile il testo della legge che, come ci avevano anticipato consiglieri regionali di fiducia, contiene questa norma: si tratta dell'art. 48 comma 1 lettera a.
Rendiamo disponibile il testo della legge pubblicata il 24 ottobre 2023 sul Buras e già in vigore.
Il prossimo passaggio sarà l'approvazione di una delibera della Giunta regionale che determini i nuovi importi aumentati. La norma, anche nella nuova formulazione, parla, infatti, di aumento di "almeno il 25%", quindi serve una decisione politica per stabilire la misura effettiva dell'incremento (che, comunque, non pensiamo sarà superiore al 25%). Vi rendiamo disponibile anche la nota che l'Assessorato alla Sanità mandò mesi fa ai comuni per spiegare questo problema. Sappiamo che molti comuni stanno già pagando l’assegno, ma, come dimostra questa nota, si tratta di una scelta non corretta (per quanto sia lodevole l’intento di venire incontro quanto prima alle esigenze dei beneficiari senza attendere i poco sensibili tempi della burocrazia).
Dopo la delibera, dovrà essere approvata la ripartizione dei fondi tra i comuni. Trovandoci ormai alla fine dell’anno, dubitiamo che i comuni che non hanno ancora pagato l’aumento abbiano sufficienti risorse per anticipare il pagamento dell'assegno con importo aumentato, per cui temiamo che, tra una cosa e l'altra, l'aumento non sarà riconosciuto prima di gennaio.
Ovviamente ci auguriamo di sbagliarci. E soprattutto ci auguriamo che vi riconoscano gli arretrati per tutto il 2023 o, almeno, dall'entrata in vigore della L.R. n. 1/2023.